Daniela Bonvicini

Neurolanguage e Life Coach
Passione per le lingue e per i viaggi, sensibilità, attenzione ai dettagli, tenace.
Con il desiderio di aiutare le persone a vivere con più leggerezza.
La mia passione per le lingue ha origini lontane: quando ero ragazzina, trovai un opuscolo di un Liceo Linguistico nella sala dei professori alle Scuole Medie; forse proprio da lì nacque l’ispirazione per un viaggio nel mondo delle lingue straniere, che ora vivo come “professione libera”.
Conoscere una o più lingue ti offre l’opportunità di incontrare altre culture e altri modi di vivere, di conversare con persone sconosciute che hanno qualcosa da svelarti sul loro mondo. Si capisce che amo viaggiare, sì?
Ho lavorato diversi anni in aziende private, utilizzando le lingue, ma coltivandole troppo poco rispetto a quanto avrei voluto. Proprio da lì decisi di ripartire, quando presi la decisione di dare una svolta alla mia vita e iniziare a lavorare in proprio.
Volevo differenziare il mio modo di propormi e trovai un aiuto nel Neurolanguage Coaching®, un approccio che mette la persona che apprende al centro del processo. Dopo vari passaggi di formazione in questo ambito, posso propormi anche come Trainer Autorizzato dall’ideatrice del metodo, per accompagnare insegnanti di lingue e coach in questo percorso, in lingua italiana.
Mi sono certificata come Life Coach con ICF (International Coach Federation), una delle organizzazioni più note a livello internazionale nel campo del Coaching. Sarà un privilegio avere la possibilità di essere d’aiuto a persone che vivono un periodo di transizione, un cambiamento difficile o che vogliono fare chiarezza nelle proprie aspirazioni.
Assistere giovani studenti ad affrontare problemi di Fisica o Matematica è un altro ambito della mia attività, meno scollegato di quanto possa sembrare: la determinazione nell’andare in fondo alle cose (mi piace la parola inglese per questo – “grit”) è un’abilità che si può sviluppare proprio dalle difficoltà e dagli ostacoli che a volte si incontrano nello studio di queste materie. Allenare quest’abilità è un allenamento per la vita.
Essere parte di un’associazione di volontariato che opera nelle case di riposo può essere faticoso, perché entri in contatto con le fragilità di un’età a cui si pensa con difficoltà. Forse è anche per questo che il mio ruolo è più “dietro le quinte” che in servizio attivo, collaborando a curare quegli aspetti organizzativi e quegli adempimenti necessari affinché l’Associazione possa prestare servizio.
Ecco, ora sapete di più su ciò che m’interessa e su come posso esservi d’aiuto.

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